Ricorso Test Medicina 2020: come procedere
Perché fare ricorso
In base alla legge 264 del 2 agosto 1999, secondo la quale l’accesso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria è a numero chiuso, il MIUR stabilisce ogni anno i posti disponibili per tutta Italia, ripartendoli nei vari atenei nel rispetto del fabbisogno nazionale.
Una dura selezione che per molti studenti rappresenta il primo ostacolo verso la realizzazione del sogno di diventare medici. Un ostacolo reso ancora più difficile dalle tante irregolarità che puntualmente si verificano durante lo svolgimento del test.
Ecco perché, in virtù di questo sistema, molti studenti, seppur meritevoli, rimangono fuori, costretti a rinunciare in partenza alla professione che avrebbero voluto intraprendere. È a loro che noi ci rivolgiamo, pronti ad offrire una seconda possibilità. Perché quello allo studio è un diritto che va difeso.
Le principali irregolarità
Negli anni sono state tante e varie le irregolarità verificatesi durante il test d’ingresso, con il risultato di generare problematiche e diseguaglianze che sono andate ad aggiungersi alle incongruenze dovute alla scelta del MIUR di adottare una graduatoria unica nazionale.
Anche se infatti la graduatoria è unica e nazionale, le prove di ammissione sono ospitate in concomitanza nei diversi atenei d’Italia. Va da sé che potrebbero quindi verificarsi molteplici irregolarità differenziate per sede d’esame. Tra le più comuni:
- Documenti e criteri di calcolo degli atenei poco chiari in merito alla loro capacità formativa.
- Mancato rispetto della segretezza dei test e dell’anonimato degli studenti.
- Impossibilità per gli atenei di partecipare alla stesura della graduatoria unica nazionale.
- Modifica delle procedure selettive con atti amministrativi, quando invece, in base alla Costituzione, si tratta di una materia coperta da riserva di legge.
- Limitazione della possibilità di scelta dello studente e penalizzazione di chi non ha la possibilità di trasferirsi lontano da casa per frequentare l’ateneo dove ha ottenuto un posto.
- Poca chiarezza sulle modalità di individuazione dei quesiti da parte del Cineca, spesso risultati non originali.
- Errori nella formazione e nella composizione delle Commissioni.
- Irregolarità durante lo svolgimento delle prove.
Quando fare ricorso
Qualora durante il test d’ingresso dovessero riscontrarsi delle irregolarità, sarà possibile fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per chiedere:
- l’adozione del provvedimento cautelare di sospensione e/o di iscrizione con riserva al corso
- l’annullamento della graduatoria e l’ammissione di tutti i ricorrenti
- l’annullamento della graduatoria e di tutta la procedura selettiva
- l’illegittimità della mancata copertura di tutti i posti disponibili dichiarati dagli atenei
- il risarcimento del danno per la mancata e/o ritardata iscrizione alla facoltà e il ritardato accesso al mondo lavorativo
Il ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria o da eventuali scorrimenti. In caso di accoglimento dell’istanza cautelare, il candidato potrebbe avere la possibilità di iscriversi con riserva e frequentare i corsi fino all’esito della domanda di merito.
RICORSI TEST FACOLTÀ NUMERO CHIUSO E MEDICINA 2020
Anche per il test di ammissione alle facoltà a numero chiuso di Medicina e Odontoiatria dell’anno accademico 2020/2021 permangono le forti criticità emerse negli anni passati, che hanno portato all’accoglimento di numerosi ricorsi da parte dello Studio Legale Iacovino & Associati.
CRITICITÀ TEST DI INGRESSO 2019
Con D.M. del 28-03-2019 n. 277, il M.I.U.R. ha stabilito le modalità ed i contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato per l’anno accademico 2019/2020.
Ecco alcune criticità riscontrate:
– violazione della segretezza dei quesiti di prova. I giorni prima del test (ed addirittura la notte prima) si sarebbe registrato un picco elevatissimo di ricerche on line riguardo le parole chiave contenute nel test di accesso a medicina. Ciò sta a significare che molti candidati erano a conoscenza in anticipo delle domande oggetto della prova di accesso ai corsi di laurea in medicina ed odontoiatria;
– utilizzo di dispositivi elettronici (soprattutto auricolari) durante il test, che ha consentito ad alcuni candidati di comunicare con l’esterno. La conferma è fornita dalla circostanza che i picchi di ricerche on line delle parole chiave è avvenuta anche durante l’orario di espletamento della prova;
– è stato riproposto il sistema di abbinamento della prova alla scheda anagrafica a mezzo di etichette autoadesive che ha creato gravi problematiche in relazione alla questione della violazione dell’anonimato;
– risulta illegittima la determinazione del numero di posti messi a bando, in quanto inferiore a quanto normativamente previsto;
– è stata demandata alle Università, con modalità non chiare e trasparenti, la gestione dei posti residui di cui alla graduatoria riservata ai candidati cittadini extracomunitari residenti all’estero, i quali, in ogni caso, dovranno essere utilizzati a beneficio dei candidati cittadini comunitari e non comunitari di cui all’articolo 26 della legge n. 189/2002. Ciò ha dato luogo, anche di recente, a diversi accoglimenti di ricorsi da parte del Giudice Amministrativo;
– permane la palese violazione, da parte del M.I.U.R., della disposizione di cui all’art. 4 della Legge n. 264/1999, laddove, su 60 domande somministrate, 12 riguardano l’argomento di cultura generale, 38 sono di fisica, matematica, chimica e biologia (ritenute discipline oggetto dei corsi medesimi) e (ben) 10 vengono inquadrate nel “ragionamento logico”, categoria assolutamente non prevista dal Legislatore, il quale, in forza della riserva di legge indicata dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 383/98, ha stabilito che l’ammissione al corso di laurea deve avvenire “previo superamento di apposite prove di cultura generale, sulla base dei programmi della scuola secondaria superiore”.
COME RICHIEDERE INFORMAZIONI SUL RICORSO?
Per informazioni e una consulenza legale gratuita sul ricorso ai test di accesso delle facoltà a numero chiuso 2020, è possibile inviare una mail al seguente indirizzo: segreteria@iacovinostudiolegale.it e sarete ricontattati entro 48 ore.